Smartphone incendiato per una falla nel sistema di ricarica rapida chiamato BadPower. Ecco tutti i dettagli sulla vicenda.

I ricercatori di sicurezza cinesi hanno analizzato e scoperto una pericolosa vulnerabilità all’interno di un sistema di ricarica rapida dal nome BadPower. Questo sistema crea un surriscaldamento nel dispositivo. Questo surriscaldamento in alcuni casi può addirittura fare andare a fuoco i dispositivi.

Rispetto al passato, dove si utilizzavano caricabatteria con pochi watt, oggi si utilizzano caricabatterie sempre più potenti che arrivano nei modelli più recenti fino ai 100W.

Questi sistemi per la ricarica rapida sfruttano valori di tensione elettrica elevati, per abbattere il tempo necessario per la ricarica completa della batteria. Per poter funzionare al meglio senza rischi per il dispositivo i caricatori veloci sono equipaggiati di un mini computer che gestisce la tensione durante il processo di ricarica.

Il computer integrato all’interno del caricatore può però essere attaccato dall’esterno. I ricercatori dello Xuanwu Lab di Tencent hanno dimostrato che nel caso di BadPower era possibile trasferire il codice attraverso lo smartphone collegato.

Nel caso di BadPower (utile per configurare la tensione in uscita) il problema è stato subito identificato. In pratica dal caricabatteria usciva un valore più alto rispetto a quello che lo smartphone poteva accettare. I dati relativi alla tensione erano compromessi e di conseguenza sono stati provocati dei danni irreparabili al dispositivo.

Dopo gli opportuni controlli Tencent ha provveduto a contattare i vari produttori di modelli difettosi attualmente in commercio. Tra le altre cose molti di questi modelli non consentono l’aggiornamento del firmware. L’unica soluzione sarà pertanto l’eliminazione definitiva dal commercio e la sostituzione con modelli funzionanti.