La fase di test del sistema IT-alert, sta per iniziare. Ecco come funzionerà .
Il sistema di allarme pubblico nazionale, conosciuto come IT-alert, si avvicina alla sua piena operatività , progettato per informare la popolazione via smartphone in caso di emergenze gravi imminenti o in corso. L’obiettivo è di completare il periodo di sperimentazione entro febbraio 2024, e a breve partiranno i primi test del servizio su scala regionale.
I primi test del sistema di allarme pubblico sono stati effettuati durante le esercitazioni di protezione civile “Vulcano 2022” e “Sisma dello Stretto 2022” nell’aprile e nel novembre dello scorso anno. A partire da questa settimana, saranno condotti i primi test regionali per l’invio dei messaggi:
- 28 giugno: Toscana
- 30 giugno: Sardegna
- 5 luglio: Sicilia
- 7 luglio: Calabria
- 10 luglio: Emilia-Romagna
La fase di sperimentazione mira a valutare le capacità del servizio, identificare eventuali criticità da risolvere e migliorare il sistema, nonché a far conoscere IT-alert alla popolazione.
L’obiettivo principale di IT-alert è quello di allertare la popolazione in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti. Una volta operativo, il sistema sarà in grado di raggiungere tutti coloro che si trovano nell’area interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso, a condizione che abbiano il telefono acceso e siano connessi alla rete mobile, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.
Ci sono sei tipi di emergenze per le quali IT-alert potrà essere utilizzato una volta terminata la fase di sperimentazione:
- Maremoto generato da un terremoto
- Collasso di una grande diga
- Attività vulcanica, in particolare per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
- Incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica
- Incidenti rilevanti negli impianti soggetti alla Direttiva Seveso
- Precipitazioni intense
È importante notare che i terremoti non sono menzionati esplicitamente. Una volta completata la sperimentazione, IT-alert si integrerà con le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione.
Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale Common Alerting Protocol (CAP), garantendo la piena interoperabilità con altri sistemi di allerta e avvisi di emergenza, sia a livello nazionale che internazionale.
Il sistema invia un messaggio di testo a tutti i telefoni cellulari presenti e attivi nell’area a rischio, accompagnato da un segnale sonoro distintivo diverso dalle normali notifiche quotidiane che riceviamo.
Durante questa fase di sperimentazione, il Dipartimento della Protezione Civile si occupa dell’invio dei messaggi IT-alert. Tuttavia, secondo quanto previsto dalla Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, tutte le componenti del Servizio nazionale di protezione civile potranno utilizzare progressivamente il sistema direttamente.
Attraverso la tecnologia cell-broadcast, i messaggi IT-alert possono essere inviati a gruppi di celle telefoniche vicine geograficamente, in modo da delimitare un’area che corrisponda il più possibile a quella interessata dall’emergenza. Il cell-broadcast funziona anche in situazioni di copertura limitata o in casi di congestione della rete telefonica.