Scritto da Michele Bellotti il giugno - 27 - 2023

La fase di test del sistema IT-alert, sta per iniziare. Ecco come funzionerà.

IT-Alert

Il sistema di allarme pubblico nazionale, conosciuto come IT-alert, si avvicina alla sua piena operatività, progettato per informare la popolazione via smartphone in caso di emergenze gravi imminenti o in corso. L’obiettivo è di completare il periodo di sperimentazione entro febbraio 2024, e a breve partiranno i primi test del servizio su scala regionale.

I primi test del sistema di allarme pubblico sono stati effettuati durante le esercitazioni di protezione civile “Vulcano 2022” e “Sisma dello Stretto 2022” nell’aprile e nel novembre dello scorso anno. A partire da questa settimana, saranno condotti i primi test regionali per l’invio dei messaggi:

  • 28 giugno: Toscana
  • 30 giugno: Sardegna
  • 5 luglio: Sicilia
  • 7 luglio: Calabria
  • 10 luglio: Emilia-Romagna

 

La fase di sperimentazione mira a valutare le capacità del servizio, identificare eventuali criticità da risolvere e migliorare il sistema, nonché a far conoscere IT-alert alla popolazione.

L’obiettivo principale di IT-alert è quello di allertare la popolazione in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti. Una volta operativo, il sistema sarà in grado di raggiungere tutti coloro che si trovano nell’area interessata dall’emergenza o dall’evento calamitoso, a condizione che abbiano il telefono acceso e siano connessi alla rete mobile, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.

Ci sono sei tipi di emergenze per le quali IT-alert potrà essere utilizzato una volta terminata la fase di sperimentazione:

  1. Maremoto generato da un terremoto
  2. Collasso di una grande diga
  3. Attività vulcanica, in particolare per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
  4. Incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica
  5. Incidenti rilevanti negli impianti soggetti alla Direttiva Seveso
  6. Precipitazioni intense

È importante notare che i terremoti non sono menzionati esplicitamente. Una volta completata la sperimentazione, IT-alert si integrerà con le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione.

Il servizio IT-alert è conforme allo standard internazionale Common Alerting Protocol (CAP), garantendo la piena interoperabilità con altri sistemi di allerta e avvisi di emergenza, sia a livello nazionale che internazionale.

Il sistema invia un messaggio di testo a tutti i telefoni cellulari presenti e attivi nell’area a rischio, accompagnato da un segnale sonoro distintivo diverso dalle normali notifiche quotidiane che riceviamo.

Durante questa fase di sperimentazione, il Dipartimento della Protezione Civile si occupa dell’invio dei messaggi IT-alert. Tuttavia, secondo quanto previsto dalla Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, tutte le componenti del Servizio nazionale di protezione civile potranno utilizzare progressivamente il sistema direttamente.

Attraverso la tecnologia cell-broadcast, i messaggi IT-alert possono essere inviati a gruppi di celle telefoniche vicine geograficamente, in modo da delimitare un’area che corrisponda il più possibile a quella interessata dall’emergenza. Il cell-broadcast funziona anche in situazioni di copertura limitata o in casi di congestione della rete telefonica.

 

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Categorie: Smartphone

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