FaceID per i pagamenti e molto altro. Ecco come Android Q si ispirerà alle funzioni presenti su iPhone di Apple.

Android sfrutta la tecnologia per lo sblocco facciale dei dispositivi idonei. Questa funziona tuttavia è ritenuta meno affidabile e sicura rispetto a quella utilizzata per il FaceID di Apple che troviamo all’interno dei modelli di iPhone più recenti. La conferma di questa differenza nella sicurezza arriva da un ente olandese che si occupa della tutela dei consumatori, Consumentenbond. Secondo questo ente il 38% degli smartphone Android possono essere sbloccati utilizzando una foto dell’utente.

Questo può avvenire proprio perché i sistemi più comuni di sblocco facciale utilizzati all’interno dei dispositivi Android sono bidimensionali e si basano unicamente sull’immagine catturata dalla fotocamera frontale. Il FaceID invece utilizza più sensori ed è in grado di scansionare immagini tridimensionali. In questo modo lo sblocco risulta più sicuro.

Le cose però potrebbero cambiare molto presto. Secondo alcune indiscrezioni relative ad Android Q, Google starebbe lavorando ad un riconoscimento facciale sicuro.

La nuova tecnologia sembra essere presente negli APK del framework e delle impostazioni. Sempre secondo questi dati, sarà inoltre possibile autorizzare pagamenti e accedere alle app compatibili con la funzione.

I metodi classici di sblocco, quelli con PIN o password continueranno ad essere presenti, come tutela ulteriore in caso uno degli altri sistemi di sblocco fallisca. Le novità di Android Q sono attese in contemporanea al lancio dei nuovi Google Pixel. Questi dispositivi sono attesi per la seconda metà del 2019. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito ai dispositivi o alla nuova versione di Android.